Venere: il pianeta più luminoso torna a dominare il cielo serale. Con il passare dei giorni potremo scorgerlo man mano più alto sull’orizzonte occidentale nella luce del crepuscolo serale, poco dopo il tramonto del Sole. Come già segnalato nel paragrafo precedente, l’osservabilità di Venere è molto simile a quella di Mercurio: i due pianeti sono protagonisti di due congiunzioni, il 5 e il 18 marzo. Venere a inizio mese si trova nella costellazione dell’Acquario: dal 3 marzo inizia ad attraversare un ampio tratto della costellazione dei Pesci. Da notare, dal 12 al 14 marzo, una escursione nella costellazione della Balena. Dal 30 marzo lo troviamo nella costellazione dell'Ariete.
Marte: come nei mesi precedenti, Marte è uno dei componenti del terzetto di pianeti visibili nella seconda parte della notte, con Giove e Saturno, a cui si avvicina progressivamente nel corso del mese. Marte è facilmente individuabile a Sud –Est nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Il pianeta rosso fino all’11 marzo si trova nella costellazione dell’Ofiuco, in seguito lo possiamo individuare nel Sagittario.
Giove: verso la fine del mese già intorno alla mezzanotte lo possiamo scorgere basso poco dopo il suo sorgere sull’orizzonte orientale. Pertanto è osservabile per tutta la seconda parte della notte, fino al suo culminare a Sud prima del sorgere del Sole. Il pianeta si muove lentamente all’interno della costellazione della Bilancia dove il giorno 9 inverte il moto, che diventa retrogrado.
Urano: il pianeta è ormai basso sull’orizzonte occidentale, dove lo possiamo osservare brevemente prima del suo tramonto. Data la bassa luminosità sarà difficoltoso individuarlo, a causa della luce del crepuscolo serale. La luminosità di Urano è comunque sempre al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo individuare è necessario l’uso di un telescopio. Il 29 marzo si trova in congiunzione con Venere. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dai Pesci, vicino al limite con l’Ariete.
Nettuno: il pianeta si trova in congiunzione con il Sole il 4 marzo. Nettuno è pertanto inosservabile per tutto il mese. A fine mese sorge ad Est al mattino presto, ma data la sua bassa luminosità, è di fatto praticamente impossibile individuarlo così basso sull’orizzonte e tra le luci dell’alba. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino all’anno 2022.
Plutone: Plutone è osservabile a Sud – Est poco prima dell’alba. Pur rimanendo sempre piuttosto basso sull’orizzonte, le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano gradualmente, rendendo possibile la sua individuazione poco prima del sorgere del Sole, leggermente più basso sull’orizzonte rispetto a Saturno e Marte. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà nei prossimi anni, fino al 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo.
Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca
Nessun commento:
Posta un commento