Lightbox Effect

lunedì 30 maggio 2016

Sei Eventi Astronomici per l'Estate 2016

Durante i tre mesi estivi avremo di che osservare nel cielo notturno, anche se le ore di buio sono ridotte al minimo a causa della stagione in corso. In questo articolo avremo un sommario dei sei eventi principali ai quali assistere, iniziando proprio da uno che avrà luogo tra pochi giorni.


3 Giugno 2016: Opposizione di Saturno

Tra soli cinque giorni il Signore degli Anelli si troverà all'opposizione geometrica con il nostro pianeta, e quindi alla distanza minima dalla Terra. Questo è il momento migliore per osservarlo, sia ad occhio nudo (appare come una piccola stella, ma senza tremolio della luce) sia con binocoli o telescopi, dove ci mostrerà in tutta la sua estensione il suo splendido sistema di anelli.


Come si può vedere dall'immagine, il pianeta è rintracciabile nella Costellazione dello Scorpione, sulla sinistra del rosso e brillante Marte, che ha invece da poco passato l'opposizione con il nostro pianeta. Aiutandovi anche con la stella principale, Antares, non avrete alcun problema a rintracciare Saturno.

Il pianeta è nella fase di estate nell'emisfero boreale, e quindi il sistema di anelli è come 'inclinato' verso la Terra, come possiamo vedere qui: questo ci regala una ottima vista degli stessi, che si ripeterà nei prossimi anni sempre ad inclinazioni minori, fino ad avere nuovamente gli anelli di taglio nel 2024/2025.


20 Giugno 2016: Luna Piena al Solstizio d'Estate

La coincidenza astronomica non accadeva dal 1967, avere appunto la Luna in fase di Piena nello stesso giorno del Solstizio Estivo, che segna l'entrata nell'Estate astronomica. Potremo osservarla comodamente, meteo permettendo, per tutta la durata della notte, dall'alba al tramonto.


La prossima volta accadrà tra 46 anni, nel Giugno del 2062, quindi meglio approfittarne. Ma quale è la ragione per la rarità dell'evento? La Luna Piena di Giugno cade solitamente tra il 20 ed il 22 del mese, come anche la data del Solstizio. Ma proprio a causa di questo variare, a volte l'incontro sfuma per poche ore, da un giorno all'altro.


Fine Luglio / Inizio Agosto 2016: Tre Sciami Meteorici nei dintorni dell'Acquario

Una piccola chicca per le osservazioni ad occhio nudo: tre sciami di meteore che si originano tutte da una zona ristretta del nostro cielo notturno.


Le Delta Acquaridi Meridionali (così chiamate perché possono essere osservate meglio dall'emisfero sud della Terra avranno il loro picco tra il 28 ed il 29 Luglio, mentre le Delta Acquaridi Settentrionali raggiungeranno il massimo della loro attività intorno al picco delle Perseidi, e quindi all'inizio della seconda decade di Agosto.

Le Alpha Capricornidi invece hanno un periodo di attività più ampio, che copre quasi tutto il mese di Luglio e i primi giorni di quello di Agosto. Tutti e tre sono sciami minori, così classificati perché non hanno un rateo orario di meteore visibili elevato. Tuttavia, il loro avvenire quasi in contemporanea aumenterà le possibilità di osservazione di luminose e talvolta colorate scie meteoriche.


11/12 Agosto 2016: Le Perseidi

Comunque, se non riuscirete ad osservare nessuna meteora dei tre sciami precedenti, potrete rifarvi senza problemi con lo sciame più affascinante dell'intero anno, le Perseidi d'Agosto.


E' uno sciame tra i più produttivi, capace di raggiungere le 100 meteore all'ora (superato solamente in questo dalle Geminidi di Dicembre e le Quadrantidi di Gennaio) ma anche quello del numero di fireball -meteore molto luminose, che superano la magnitudine di tutti gli oggetti celesti presenti nel cielo notturno - più elevato dell'anno.

Quest'anno il loro picco si avrà nella notte tra l'11 ed il 12 Agosto, con il radiante (la zona dalla quale sembrano originarsi le singole meteore) che sorgerà verso NE intorno alle 22 ora italiana. La Luna tramonterà intorno all'una di notte, quindi lascerà abbastanza spazio per poterle osservare e fotografare senza problemi.


27 Agosto 2016: Congiunzione Stretta tra Giove e Venere

Per il terzo anno consecutivo i due pianeti più luminosi nel cielo notturno daranno spettacolo, quest'anno al tramonto. Si troveranno infatti a soli dieci primi d'arco l'uno dall'altro (per paragone la Luna Piena è grande 30 primi d'arco) e ad occhio nudo sembreranno una stella doppia molto ravvicinata nel cielo, quasi un unico punto.


Tuttavia, occorrerà avere un orizzonte occidentale libero da qualsiasi ostacolo (chi vive sulle coste occidentali italiane sarà il favorito nella sua osservazione) in quanto il minimo della congiunzione verrà raggiunto con i due pianeti bassi all'orizzonte.

Come mai però, se Giove è enormemente più grande di Venere, quest'ultimo si può vedere più luminoso? E' semplice, Venere è più vicino alla Terra quindi, anche se grande approssimativamente come il nostro pianeta azzurro, risulta più brillante del gigante gassoso.

Iniziate l'osservazione sempre DOPO il tramonto del Sole, per evitare danni alla vista, e aspettate che i pianeti riescano ad emergere dalla luce del tramonto. Siate veloci dato che tramonteranno circa un'ora dopo, lasciando non molto tempo alla loro visione.


1 Settembre: Eclisse Anulare di Sole dall'Africa

Questo sarà l'unico evento non osservabile dalla terra Italiana, in quanto visibile al meglio dall'Africa centrale e meridionale, come indicato dalla mappa sottostante (© NASA).


Tuttavia, internet ormai raggiunge ogni angolo del globo, e ci saranno livestream in diretta che ci permetteranno di osservare questo stupendo evento comodamente da casa nostra, al mattino del primo giorno di Settembre.

Poiché l'orbita della Luna è leggermente ellittica, la distanza della Luna dalla Terra non è costante, e quindi, come in questo caso, l'Eclisse non è sempre totale. Nell'Eclisse Anulare la Luna è nel punto più lontano della sua orbita e il cono d'ombra non giunge fino alla superficie terrestre: ciò si verifica in quanto il diametro angolare del disco della Luna si mantiene minore di quello solare. Quindi durante un'Eclisse del genere è come se del Sole ne fosse rimasto un anello luminoso durante la fase centrale e quindi la Luna è troppo lontana dalla superficie terrestre per occultare completamente il Sole.

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

sabato 21 maggio 2016

L'Opposizione di Marte nel 2016!

Tra poco più di 24 ore (alle 13:10 ora Italiana del 22 Maggio) il pianeta rosso, Marte, si troverà al punto di opposizione geometrica con la Terra. Questo sta a significare che il nostro vicino di Sistema Solare sarà perfettamente posizionato per le nostre osservazioni, e lo rimarrà per qualche settimana.

Il telescopio spaziale Hubble lo ha fotografato 10 giorni fa, con una classica quantità di dettagli davvero stupefacente.


Possiamo vedere moltissime features sulla superficie del pianeta, insieme a molte aree coperte dalle nubi marziane. In particolare in questa vista la grande area più chiara al centro è l'Arabia Terra, mentre a sinistra troviamo la zona scura della Terra Meridiani; oltre queste, la Xanthe Terra verso Sud e la Chrise Planitia verso Nord.

Naturalmente, dalla Terra, dietro la sua atmosfera, osservare così tante caratteristiche superficiali rimane molto difficile, e una cosa relegata solo a chi possiede telescopi dal diametro generoso (12"/14" in su). Nonostante questo, tutto potranno apprezzare l'evento, che si ripete -a causa dei moti orbitali del nostro pianeta e di Marte- ogni due anni.


Innanzitutto, dove troviamo Marte? Possiamo localizzarlo nella Costellazione dello Scorpione, ben posizionato per essere osservato durante tutto il corso della notte, senza alcun problema. Come si può vedere anche dall'immagine la direzione in cui ricercarlo è il Sud, intorno all'una di notte.
Sarà impossibile non riconoscerlo, in quanto brillerà di una luminosa tonalità arancione (magnitudine -2.0), che lo distingue completamente da qualsiasi altro oggetto del cielo.

Se osserverete proprio questa notte, lo troverete poco sotto la Luna, mentre domani il nostro satellite naturale sarà vicino al pianeta Saturno, anch'esso prossimo all'opposizione, che raggiungerà agli inizi di Giugno.

Cosa potremo osservare? Come detto, ad occhio nudo potremo ammirare la sua stupenda tonalità arancio rossastra. E potrete anche effettuare un confronto visivo con la stella che rivaleggia il suo colore, Antares. Proprio il suo nome sta a significare rivale di Ares (Marte) o simile ad Ares, nella sua etimologia, e data la loro similitudine, il paragone salta benissimo all'occhio. In arabo invece il suo nome è Ķalb al Άķrab, ovvero, il Cuore dello Scorpione.

Con dei binocoli invece la sua luce sarà davvero brillante, risaltando in modo splendido su un cielo ripieno di stelle. Data la sua magnitudine elevata sarà facilissimo rintracciarlo anche con un campo visivo più ristretto.
Questo fattore vale naturalmente anche per i telescopi: a bassi ingrandimenti si potrà notare il punto bianco che indica la calotta polare settentrionale. Salendo con gli stessi (e per chi li ha a disposizione, con i diametri di lenti o specchi principali) inizieranno ad emergere dettagli a scala planetaria, come la differenza tra le terre più scure e quelle color arancio/ruggine.


Grazie al software WinJUPOS possiamo simulare cosa si vedrà alle ore 01:00 del 22 Maggio.
Vi sarà una predominanza di terre chiare, con una delle zone più belle da apprezzare sulla destra, ovvero la regione dei vulcani: poco spostato dal centro abbiamo il Mons Olympus, la montagna più elevata dell'intero Sistema Solare, che svetta a 22 km di altezza dalla superficie, con una estensione pari a quella dell'intera Francia. Per un paragone, il nostro Monte Everest non arriva neanche a 9 km di altitudine, e il Manua Kea non si eleva a più di 10 km dai fondali marini.
Sulla destra abbiamo invece l'intera regione di Tharsis, con i tre vulcani caratteristici, mentre a sinistra la vasta estensione delle pianure Amazonas e Arcadia.

Tutto questo in attesa dell'opposizione del 2018, quando il pianeta rivaleggerà le dimensioni apparenti di quella del 2003. Il pianeta sarà infatti grande 24.3 secondi d'arco, al contrario dei 18.6 dell'opposizione dell'anno corrente, e dei 15.2 del 2014.

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

giovedì 5 maggio 2016

Transiti Notevoli della Stazione Spaziale Internazionale - Maggio 2016

Appuntamento mensile con la rubrica che si occuperà di descrivere e fornire informazioni riguardo i passaggi visibili più importanti di due tra le più grandi opere ingegneristiche dell'uomo!


Sto parlando della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), è una stazione spaziale dedicata alla ricerca scientifica che si trova in orbita terrestre bassa, gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali. Viene mantenuta ad un'orbita compresa tra i 278 km e i 460 km di altitudine e viaggia a una velocità media di 27743,8 km/h, completando 15,7 orbite al giorno, in poco più di 90 minuti ad orbita. È abitata continuativamente dal 2 novembre 2000; l'equipaggio, da allora, è stato sostituito più volte, variando da due a sei astronauti o cosmonauti.


 
Qui di seguito invece, trovate un elenco riguardante i principali avvistamenti. Per tutti i transiti e gli avvisi al minuto invece potete recarvi sul canale Twitter @AstroPratica (che potete trovare e 'followare' sulla destra della pagina) e sul canale Facebook AstroPratica con messaggi dedicati.
La Stazione Spaziale Internazionale tornerà ad attraversare i nostri cieli al mattino, prima dell’alba. Per questo riportiamo i transiti maggiormente evidenti e luminosi visibili da gran parte della nazione in modo da valorizzare ogni sveglia. Si inizia nell’ultimo giorno della prima decina del mese.

Si inizierà appunto il 11 Maggio, dalle 04:57 alle 05:04 osservando da SO a NE. La Stazione Spaziale Internazionale sarà ben visibile dal tutta Italia. Magnitudine di picco a -3.3, che renderà il transito molto facile da rintracciare.

Saltando di pochi giorni, al 14 Maggio, l’intera nazione avrà buone possibilità osservative, sempre meteo permettendo. La Stazione Spaziale Internazionale transiterà nei nostri cieli dalle 03:57 alle 04:03 guardando da OSO a NE. La magnitudine massima sarà di -3.4.

Il 28 Maggio dalle 04:28 alle 04:38 da ONO ad SE, per una magnitudine di -3.4 al picco massimo, al punto più elevato del suo transito nel cielo mattutino. Il transito sarà ugualmente ben rintracciabile, in particolare dalle porzioni Occidentali del paese.

Con una magnitudine di -3.0 tutto il paese potrà osservarla, e di sera, non al mattino. Il 29 Maggio, dalle 03:35 alle 03:46, da NO a ESE. Ci saranno comunque molti transiti minori durante il mese, sempre al mattino, che ci trasportano idealmente verso i passaggi a massima luminosità di Giugno.

Giorno
Ora Inizio
Direzione
Ora Fine
Direzione
Magnitudine
11
04:57
SO
05:04
NE
-3.3
14
03:57
OSO
04:03
NE
-3.4
28
04:28
ONO
04:38
SE
-3.4
29
03:35
NO
03:46
ESE
-3.0


N.B. Le direzioni visibili per ogni transito sono riferite ad un punto centrato sulla penisola, nel centro Italia, costa tirrenica. Considerate uno scarto ± 1-5 minuti dagli orari sopra scritti, a causa del grande anticipo con il quale sono stati calcolati.
Buone Osservazioni a tutti!
G. Petricca

mercoledì 4 maggio 2016

Transito di Mercurio sul Sole - 9 Maggio 2016 - Seconda Parte

Eccoci giunti alla seconda ed ultima parte dell'articolo relativo al prossimo Transito di Mercurio sul Sole, che avverrà tra cinque giorni.


Date le dimensioni ristrette del pianeta, il transito non sarà visibile ad occhio nudo, ma occorrerà obbligatoriamente utilizzare degli strumenti (come binocoli o telescopi) insieme all'apposito filtro solare, per poterlo osservare in totale sicurezza e comodità.

Ricordate, MAI osservare il Sole SENZA una protezione adeguata! MAI! Le conseguenze ai vostri occhi possono essere completamente irreversibili, anche dopo pochi secondi!

Se avete ancora i filtri che avete acquistato per l'Eclisse Parziale di Sole dello scorso anno, potrete utilizzarli nuovamente, senza alcun problema. Assicuratevi solamente del loro ottimo stato: se sono presenti graffi o spaccature, non usateli dato che non vi proteggeranno! Come detto, per osservarlo al meglio, avremo bisogno di binocoli o telescopi, oppure di buoni teleobiettivi (> 150mm) per le nostre fotocamere digitali, sia reflex che non.

Il transito di Mercurio avviene molto più frequentemente rispetto al transito di Venere, con circa 13 o 14 eventi per secolo (i Transiti di Venere seguono invece uno schema che si ripete ogni 243 anni, con coppie di transiti separate da un intervallo di 8 anni che si ripetono in periodi più ampi di 121,5 e 105,5 anni) anche perché Mercurio è più vicino al Sole e orbita con maggiore velocità intorno alla nostra stella.

Sapendo questo, sorge una domanda, abbastanza spontanea: come mai un transito del pianeta avviene ad anni di distanza da un precedente o un successivo, anche se dal nostro punto di vista, Mercurio transita tra la Terra ed il Sole almeno tre volte l'anno?

La risposta è da ricercarsi nell'elevata inclinazione dell'orbita del pianeta più interno, che è pari a circa 7° dal piano dell'eclittica (l’eclittica è il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto allo sfondo del nostro cielo). Questo vuol dire che i transiti possono avvenire solamente in Maggio od in Novembre, quando la Terra è vicina ad uno dei due punti lungo la sua orbita dove il suo piano orbitale è intersecato dal piano orbitale di Mercurio. In queste occasioni, si ha un transito.


L’illustrazione che viene fornita dall’ESA (European Space Agency – Agenzia Spaziale Europea) ci mostra in via grafica quello che è stato affermato nello scorso paragrafo per iscritto.
Immaginando il tutto in tre dimensioni, come è la realtà dello spazio, la comprensione è immediata. Se Mercurio non possedesse questa alta inclinazione orbitale, e la stessa fosse più contenuta, allora avremmo modo di osservare ancor più Transiti.

Passiamo quindi agli orari dell’evento per tutti i capoluoghi d’Italia, includendo anche la Repubblica di San Marino.


Se desiderate invece orari esatti per la vostra località, potete recarvi a questa pagina, ingrandire la mappa fino a raggiungere la posizione voluta e cliccare.  Una nota: gli orari sono in UT, Universal Time – Tempo Universale, quindi per ottenere l’orario italiano dovrete aggiungere due ore.

Per capire cosa sono i vari ‘Contatti’, ecco qui una immagine esplicativa:

C1: Primo Contatto – Mercurio ‘tocca’ il Sole dall’esterno, in entrata;
C2: Secondo Contatto – Mercurio ‘tocca’ il Sole dall’interno, in entrata;
Dm: Punto centrale del Transito – Fase Centrale;
C3: Terzo Contatto – Mercurio ‘tocca’ il Sole dall’interno, in uscita;
C4: Quarto Contatto – Mercurio ‘tocca’ il Sole dall’esterno, in uscita.

Per ogni contatto è inoltre riportata l’altezza del Sole (l’elevazione nelle coordinate altazimutali trattate prima) rispetto al terreno. Ricollegandoci a quanto detto in apertura, si nota come per gli orari di terzo e quarto contatto questo valore abbia un segno negativo, indice del fatto che il Sole si troverà sotto l’orizzonte locale.
Si può inoltre facilmente osservare come molti orari (in particolare quelli di fine transito) siano simili se non uguali, a differenza di quanto succede con le normali Eclissi di Sole, dove la distanza in latitudine o in longitudine può causare profonde variazioni nelle tempistiche dell’evento.


Ci avviamo alla conclusione di questo scritto illustrativo, ma non prima di aver dato indicazioni su come osservare in totale sicurezza il Transito di Mercurio sul Sole
Il Sole è naturalmente una forte sorgente di luce, che può danneggiare i nostri occhi se non vengono prese le precauzioni adatte. In questo caso parliamo di filtri solari, realizzati in materiali appositi per l’osservazione rilassata della nostra stella senza alcun problema per la vista. 
Ricordate, non utilizzare questi filtri può portare a problemi davvero gravi e anche alla cecità assoluta! Quindi non è un qualcosa da prendere sottogamba, in quanto la luce concentrata e non filtrata del Sole (in particolar modo se si osserva tramite strumenti ottici, come binocoli o telescopi) è molto pericolosa! 
Potete comunque procurarvi la giusta attrezzatura (filtri per telescopi o binocoli) facilmente su internet. Per quanto riguarda le ottiche, quel che vi occorre è un filtro in AstroSolar, reperibile anch’esso online: è un materiale che lascia passare meno dell’1% della luce solare in arrivo dalla stella, assicurandoci una vista perfetta e senza alcun rischio aggiunto per i nostri occhi.
 Filtro in AstroSolar per telescopi. © Celestron

Con questi oggetti potrete stare tranquilli (previo e costante controllo che non ci siano strappi, piccoli fori, o danni alle superfici degli stessi) e osservare l’evento comodamente.

Un’altra raccomandazione che voglio fare è quella di non tentare l’osservazione con altri materiali. So che potrebbe sembrare un suggerimento puramente economico per far acquistare a forza suddetti filtri ma è una questione, come già detto, di sicurezza per voi e per i vostri occhi, e questo fattore è sicuramente più importante di tutta la valuta che si andrà a spendere per proteggerli!
  
Un’ultima parte va sicuramente alla fotografia. Come riprendere e fissare in singoli scatti il Transito di Mercurio? Anche in questo caso, davanti l’obiettivo della vostra fotocamera digitale, che sia reflex o meno, andrà posto lo stesso filtro in AstroSolar, per ottenere immagini definite senza rischiare danni questa volta al sensore ottico della camera stessa.

Se possedete invece un sensore CMOS o CCD astronomico potrete riprendere immagini in alta risoluzione, ed in base al filtro in vostro possesso (Calcium-K, AstroSolar, H-Alpha o altri) ottenere varie viste del Sole. Infine potrete anche comporle insieme per una rappresentazione integrale. Anche i mosaici sono sicuramente una possibilità, riprendendo l’intera sequenza dell’Eclisse scatto dopo scatto, e poi componendola in una singola inquadratura. Le possibilità sono davvero molteplici, quindi non vi resta che sceglierne una e tentare, sperando sempre nel meteo.


Parlando proprio della meteorologia, l’Italia è un paese complesso dal punto di vista delle previsioni, e delle tendenze a lunga distanza temporale. Le catene montuose che si ergono a nord e lungo la penisola, il fatto di essere circondata da mari su tre lati, causano sempre difficoltà. Ora non si vuole indicare una previsione certa, ma partendo dai dati statistici reperibili online per il mese di Maggio, che danno una media di ore di luce del 54% su tutto il mese, possiamo stimare che avremo possibilità di cielo parzialmente coperto nel giorno dell’Eclisse. Si avranno maggiori possibilità, sempre statisticamente parlando, dal Sud Italia, dove la media sale a quasi il 60%.
Attenzione, queste percentuali sono da prendere ‘con le molle’ in quanto indicano una statistica spalmata sull’intero mese e non sul singolo giorno dell’evento. Quindi teniamo d’occhio i siti ufficiali e professionali del settore per avere una previsione più affidabile, quando sarà il momento.

Nota finale sui transiti futuri, visibili dalla Terra (non necessariamente visibili dall’Italia), con un veloce elenco e due immagini che mostrano tutti i transiti di Maggio e di Novembre fino al 2100, a cura di Fred Espenak – NASA GSFC.

11 Novembre 2019 - Parzialmente visibile dall'Italia
13 Novembre 2032 - Visibile dall'Italia
7 Novembre 2039 - Visibile dall'Italia
7 Maggio 2049 - Visibile dall'Italia
9 Novembre 2052 - Non visibile dall'Italia





Potete scaricare gratuitamente da subito il PDF con tutte le informazioni al riguardo da qui! http://www.mediafire.com/download/2zndrvi3sdryvn6/Transito_di_Mercurio_sul_Sole_del_9_Maggio_2016.pdf

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

martedì 3 maggio 2016

Transito di Mercurio sul Sole - 9 Maggio 2016 - Prima Parte

Dopo l’ultimo transito di un pianeta davanti al nostro Sole, Venere, avvenuto nel 2012, questa volta è il momento del corpo più interno del Sistema Solare, Mercurio. L'ultimo visibile per l'Europa è stato nel 2003, mentre l'ultimo visibile dalla Terra risale a quasi dieci anni fa, l'8 Novembre 2006.


Nel planisfero allegato, realizzato in modo eccellente da Xavier M, Jubier, possiamo vedere le zone dalle quali il transito sarà interamente o parzialmente visibile. Quest'ultimo è proprio il caso del nostro paese, dato che riusciremo ad apprezzare quasi tutto l'evento, fino a poco prima della sua conclusione. Il fatto diviene comprensibile osservando la linea che divide la zona 'pulita' della mappa (in pieno Oceano Atlantico, che sarà favorito per l'osservazione totale del Transito) da quella più opaca che passa poco ad ovest dell'Italia, indicante le zone dove il Transito sarà ancora in atto al tramonto.

Per essere precisi, solamente le estreme porzioni nord-occidentali del nostro paese potranno osservare l’intero evento. Data tuttavia la superficie prevalentemente montuosa questa osservazione richiederebbe di essere sulla cima delle montagne stesse con il Transito che si andrà a concludere proprio nel momento del tramonto.


Sopra il planisfero mondiale invece troviamo il percorso che il piccolo pianeta effettuerà sulla superficie della stella, e che approfondiremo qui di seguito.

Grazie ad altre mappe generate appositamente per il nostro paese tramite il portale venus-transit.de, possiamo infatti osservare come il Sole sarà sotto l'orizzonte locale nell'ultima mezz'ora del Transito (i punti e le scritte in colore grigio nel grafico lo indicano chiaramente).



Le due carte rappresentano lo stesso transito, anche se l'aspetto grafico è differente.

La prima è infatti realizzata seguendo le coordinate altazimutali (quindi Elevazione sull'Orizzonte in gradi e Azimuth, l'angolo in gradi che si misura a partire dal Nord come 0°), mentre la seconda è in coordinate celesti (Ascensione Retta e Declinazione). I tempi sono in fuso orario GMT, quindi si dovranno aggiungere due ore per ottenere l'orario italiano.



Il transito durerà molte ore, circa sette e mezza, con inizio alle 13:12 italiane e termine alle 20:42, sempre ora italiana. Nella tabella sottostante gli orari medi di riferimento per tutta Italia:

Fase del Transito
Orario
Primo contatto
13:12:10
Secondo Contatto
13:15:20
Fase Centrale
16:56:01
Terzo Contatto
20:37:19
Quarto Contatto
20:40:31

Il disco del pianeta sarà grande solo 12 secondi d'arco circa (per un paragone la Luna piena, o il Sole stesso, hanno dimensioni di circa 1800 secondi d'arco), e sarà visibile come una piccola 'macchia' perfettamente tonda che si staglia sulla superficie della stella. L'immagine qui sotto, un mosaico ripreso dalla sonda SOHO (SOlar and Heliospheric Observatory) mostra quello che potremo aspettarci di vedere.


Date le dimensioni ristrette del pianeta, il transito non sarà visibile ad occhio nudo, ma occorrerà obbligatoriamente utilizzare degli strumenti (come binocoli o telescopi) insieme all'apposito filtro solare, per poterlo osservare in totale sicurezza e comodità.

Ricordate, MAI osservare il Sole SENZA una protezione adeguata! MAI! Le conseguenze ai vostri occhi possono essere completamente irreversibili, anche dopo pochi secondi!

Se avete ancora i filtri che avete acquistato per l'Eclisse Parziale di Sole dello scorso anno, potrete utilizzarli nuovamente, senza alcun problema. Assicuratevi solamente del loro ottimo stato: se sono presenti graffi o spaccature, non usateli dato che non vi proteggeranno! Come detto, per osservarlo al meglio, avremo bisogno di binocoli o telescopi, oppure di buoni teleobiettivi (> 150mm) per le nostre fotocamere digitali, sia reflex che non.


Il transito di Mercurio avviene molto più frequentemente rispetto al transito di Venere, con circa 13 o 14 eventi per secolo (i Transiti di Venere seguono invece uno schema che si ripete ogni 243 anni, con coppie di transiti separate da un intervallo di 8 anni che si ripetono in periodi più ampi di 121,5 e 105,5 anni) anche perché Mercurio è più vicino al Sole e orbita con maggiore velocità intorno alla nostra stella.


Qui si conclude la prima parte dell'articolo relativo a questo evento. La seconda sarà pubblicata domani.
Oppure, potete scaricare gratuitamente da subito il PDF con tutte le informazioni al riguardo da qui! http://www.mediafire.com/download/2zndrvi3sdryvn6/Transito_di_Mercurio_sul_Sole_del_9_Maggio_2016.pdf

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

domenica 1 maggio 2016

I Pianeti del Mese - Maggio 2016

In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall'Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione.



Mercurio: il pianeta è protagonista dell’evento astronomico più importante dell’anno, il transito davanti al Sole. Per una volta la data più importante non è quella della massima elongazione del Sole, indice di maggiore visibilità del pianeta, ma, al contrario, è quella della congiunzione del 9 maggio. Il pianeta apparirà come un minuscolo neo sul disco solare. Nei giorni successivi Mercurio si allontana piuttosto rapidamente dal Sole e ricompare nel cielo al mattino presto. Si può tentare l’osservazione a fine mese, quando sorge quasi un’ora prima del Sole e compare molto basso sull’orizzonte orientale tra le luci dell’alba.


Venere: si può ormai considerare terminato il periodo di osservabilità di Venere. La congiunzione con il Sole è infatti imminente. Il pianeta sorge appena pochi minuti prima del Sole, quando la luce del mattino ha già preso il sopravvento. Venere attraversa completamente la costellazione dell’Ariete dal 1° al 19 maggio, giorno in cui fa il suo ingresso nel Toro.



Marte: dopo lo show di Mercurio, il pianeta al centro delle osservazioni degli oggetti del sistema solare sarà Marte. Il pianeta rosso si trova all’opposizione il 22 maggio. Marte rimane quindi visibile per tutta la notte, sorge a Sud-Est in concomitanza con il tramonto del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e scende ad occidente prima dell’alba. La minima distanza dalla Terra, pari a 0,502 U.A., viene raggiunta il giorno 30. In questo periodo quindi Marte sarà anche più luminoso e avrà un maggiore diametro angolare, rendendo più interessanti le osservazioni al telescopio. Il pianeta si muove con moto retrogrado attraversando la parte superiore della costellazione dello Scorpione, fino a tornare nella Bilancia il 29 maggio.


Giove: al calare dell’oscurità Giove è al culmine a Sud e man mano scende verso occidente. Nel corso delle prime ore della notte lo si può osservare agevolmente a Sud-Ovest. L’intervallo di tempo disponibile per osservarlo tende a ridursi. E’ ancora il pianeta più luminoso visibile in questo periodo, data la inosservabilità di Venere. Giove si sposta lentamente nella costellazione del Leone, inizialmente con moto retrogrado, poi dal 9 maggio riprende il moto diretto, riprendendo ad avvicinarsi alla costellazione della Vergine.


Saturno: come nel mese precedente, la visibilità di Saturno è quasi identica a quella di Marte. Infatti, poche settimane dopo il pianeta rosso, anche Saturno raggiungerà l’opposizione al Sole. Possiamo quindi osservare Saturno per quasi tutta la notte, a partire da Sud-Est dove sorge poco dopo Marte. Mentre quest’ultimo si sposta nello Scorpione, Saturno rimane ancora nell’Ofiuco. I due pianeti formano ancora un suggestivo triangolo con la stella Antares.


Urano:  dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, l’osservazione di Urano è ancora molto difficoltosa. Il pianeta compare ad Est al mattino presto poco prima del sorgere del Sole ed è molto basso sull’orizzonte orientale quando le luci dell’alba iniziano ad illuminare il cielo. Si ricorda che Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare è consigliabile l’ausilio del telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dai Pesci, dove rimane per tutto l’anno in corso.


Nettuno: lo si può individuare a Sud-Sud-Est all’apparire delle prime luci dell’alba. L’intervallo di tempo disponibile per osservarlo sta aumentando, anche se per il mese in corso è ancora limitato alle ultime ore della notte. Per poter osservare Nettuno, data la bassa luminosità, è indispensabile l’uso del telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.


Plutone: Anche Plutone anticipa sempre più la comparsa sulla volta celeste, fino a sorgere prima di mezzanotte negli ultimi giorni del mese. E’ quindi osservabile per la seconda parte della notte, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, poi al culmine nel cielo meridionale poco prima del sorgere del Sole. Data la luminosità molto bassa di Plutone, per individuarlo è necessario l’uso di un telescopio di adeguata potenza. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

La Luna del Mese – Maggio 2016

Vediamo nel dettaglio, giorno per giorno, le fasi lunari che potremo osservare durante tutto il mese di Maggio 2016, grazie all’immagine a calendario che ci aiuta nel riunirle facilmente in un singolo colpo d'occhio (© Calendar12).



A questo link la troverete invece in una versione ad alta risoluzione, che potete anche stampare per avere un promemoria sempre con voi, oppure tenere comodamente sul vostro pc o dispositivo mobile

Luna Nuova
06 Maggio
21:30
Primo Quarto
13 Maggio
19:02
Luna Piena
21 Maggio
23:15
Ultimo Quarto
29 Maggio
14:12

Ma ricordate, la nostra Luna mostra in ogni caso qualcosa di differente giorno per giorno, e se ne si ha la possibilità avendo a disposizione telescopi di piccola e media grandezza e tempo da dedicare, anche nell'arco di una sola notte! Quindi, vale sempre alzare gli occhi al cielo notturno, e osservarla, sia da vicino che da lontano!

Di seguito la tabella che mostra giorno per giorno gli orari di alba e tramonto del nostro satellite, riferiti alle latitudini medie italiane.


 (Le effemeridi sono prese dal sito www.marcomenichelli.it-)


Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

Il Cielo Astronomico di Maggio 2016 - In collaborazione con l'UAI

- a cura dell'Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione.

Il Sole del Mese - Maggio 2016

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica che si interessa, come il titolo può suggerire, di indicare gli orari di alba e tramonto del Sole per le principali città italiane. Ricordate MAI osservare il sole direttamente con strumenti ottici, ne va della vostra vista!



Ed ecco quindi gli orari di alba e tramonto del Sole per i 20 capoluoghi di regione del nostro paese, ed anche per gli estremi orientali ed occidentali d’Italia. Potete comodamente cliccare su una delle città e il link vi porterà ad una pagina con le effemeridi annuali, dove gli orari sono rintracciabili in modo facile e veloce.


-Le effemeridi sono prese da: www.sunrisesunsetmap.com-


La tabella invece si riferisce agli orari di sorgere, culminazione, e tramonto del Sole per una posizione centrale del nostro paese: 



Le effemeridi sono prese dal sito www.marcomenichelli.it

Ancora una volta ricordate SEMPRE di non puntare MAI il Sole direttamente con gli occhi! Se volete provare ad osservare i dettagli della sua superficie, come le macchie solari, basterà possedere un piccolo telescopio. Posizionatelo in modo tale da far si che l’oculare proietti una immagine su un muro bianco, oppure potete costruire un piccolo schermo di proiezione con un foglio da disegno e una piccola tavola di legno. Una volta centrato il Sole, con un po’ di pazienza visto che NON si può guardare nell’oculare, e messo a fuoco, vedrete chiaramente le macchie (se presenti) stagliarsi sulla superficie del vostro schermo di proiezione, per osservarle in modo sicuro.

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca