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giovedì 27 agosto 2015

Marte grande come la Luna piena? No, diciamo proprio di no

Marte grande come la Luna Piena? No, diciamo proprio di no.


Sicuramente in tanti avrete letto la 'storia' che questa sera il nostro vicino pianeta rosso sarebbe visibile nel cielo notturno con dimensioni paragonabili a quelle della Luna Piena. Ovviamente una delle tante e enormi panzane che si leggono su una rete sempre più infestata da disinformazione a caccia di click.

Passiamo quindi alla verità sulla situazione. In primis, i due oggetti saranno entrambi visibili nel cielo notturno? In questo caso la risposta è sì, ma per poco tempo e con entrambi a meno di un grado dall'orizzonte (immagine allegata, realizzata con Stellarium), intorno alle 04:45 di questa notte. Una osservazione decisamente difficoltosa se non si hanno almeno più di 180 gradi di cielo completamente sgombri da ostacoli.

Ma più importante, Marte sarà davvero così grande?
Naturalmente no! Innanzitutto un confronto dimensionale: la Luna ha un diametro medio di 3476 km mentre Marte di 6779 km. La Luna è distante da noi in media 384400 km mentre Marte circa 225000000 km! Già avendo a disposizione queste due informazioni possiamo notare come l'annuncio sopra citato sia una completa bufala. Ma andiamo avanti.

Il diametro apparente (ovvero il diametro che a noi, osservatori terrestri, sembrano avere gli oggetti celesti) della Luna Piena alla sua minima distanza dalla Terra (quando si trova al Perigeo) per fare un esempio, è circa 35' d'arco (o circa mezzo grado): questo diametro è circa la metà della zona di cielo coperta dal dito mignolo della nostra mano a braccio teso.
E Marte? Nei momenti migliori, ovvero alle opposizioni più favorevoli, può arrivare intorno ai 25" d'arco. Secondi d'arco, non primi! Siamo totalmente ad un'ordine di grandezza inferiore rispetto a quello della Luna, quindi abbiamo altrettanto totalmente smentito questa diceria.

Chiudiamo con una nota leggera. Se Marte, grande il doppio della nostra Luna, fosse visibile in termini di dimensioni apparenti proprio come lei, dovremmo preoccuparci!
Perché vorrebbe dire che il pianeta roccioso si troverebbe ad una distanza di soli 800000 km circa invece del suo consueto minimo di 54 milioni di km circa! Non certo un buon segno dal punto di vista degli equilibri orbitali del nostro Sistema Solare.

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

domenica 16 agosto 2015

L'altro lato della Luna!

La prima volta che siamo riusciti a fotografare il lato della Luna che non è osservabile dal nostro pianeta è stato il 7 Ottobre del 1959 dalla sonda sovietica Luna 3, e qui potrete vedere l'immagine che restituì quel primo scatto.

Da allora sono passati molti anni, molte missioni hanno catturato, nel dettaglio più fine, il nostro satellite naturale, dandoci a disposizione mappe con risoluzioni molto elevate, che catturano anche i crateri e i dettagli superficiali più piccoli.

Inoltre, altre missioni come la cinese Chang’e 5T1, la missione Cassini dal lontano Saturno, le Voyager, Deep Impact, ed altre ancora, sono riuscite a catturare la coppia Terra-Luna in un singolo scatto. Ma mai come lo scatto che ha realizzato il satellite DSCOVR (Deep Space Climate Observatory) qualche giorno fa!


Questa immagine (©NASA,NOAA/DSCOVR), probabilmente la prima di una lunga serie di questo tipo, mostra una vista davvero affascinante e mozzafiato. La nostra Luna, quasi piena, in transito di fronte al nostro pianeta azzurro, e pieno di nuvole.

Sembra quasi un fotomontaggio, una rappresentazione computerizzata ma non lo è! Quindi chiediamoci, come è stato possibile ottenerla?
Il satellite DSCOVR si trova in orbita intorno al punto lagrangiano L1, localizzato a a circa 1.6 milioni di km dalla Terra, in direzione del Sole. Da questo punto di vista estremamente vantaggioso può ottenere in un singolo scatto della sua camera di ripresa EPIC (Earth Polychromatic Imaging Camera) studiata appositamente, fotografie dell'intera porzione a lui visibile del nostro pianeta. La missione primaria di questo satellite è lo studio approfondito del vento solare in arrivo verso il nostro pianeta, come studio scientifico e sistema di eventuale prevenzione.

Dato che si trova direttamente sulla linea Terra-Sole, può osservare indisturbato in ogni momento, una 'Terra Piena' e fornire dati sui sistemi nuvolosi, monitoraggio ambientale e naturalistico, monitoraggio oceanico. E due volte ogni anno, la sonda potrà fotografare la Luna attraversare il disco della Terra, dato che la sua orbita attraverserà il piano orbitale del nostro satellite naturale.


In questa animazione (©NASA,NOAA/DSCOVR) possiamo proprio vedere la sequenza completa dell'attraversamento lunare, con la Terra che ruota sullo sfondo. Si possono notare il continente americano e quello dell'Oceania, con nordamerica e Australia facilmente riconoscibili.

Ma la faccia della Luna è invece una versione sconosciuta ai più, dato che appunto non è osservabile dal nostro pianeta, descriviamola. Innanzitutto possiamo vedere con facilità una cosa che stupì molto gli scienziati che per primi videro le immagini del lato opposto: mancano quasi del tutto i Maria, ovvero le zone più scure (distese di basalto) che possiamo facilmente riconoscere sulla superficie lunare.

Nell'immagine sotto possiamo vedere un ingrandimento della prima foto, dedicato in particolare alla Luna, e alle caratteristiche riconoscibili sul lato opposto a quello a noi sempre visibile. I label sono stati posizionati dall'autore confrontando alcune mappe disponibili online.


Si notano come detto pochi mari, e una superficie nettamente più craterizzata data la loro assenza. All'estrema destra abbiamo i Montes Cordillera, ovvero il secondo anello di monti (il primo sono i Montes Rook) intorno al grande bacino da impatto del Mare Orientale, visibile con librazione favorevole anche dalla Terra. Inoltre, possiamo notare nella porzione centrale/bassa della Luna, un bacino a tonalità più scure: è l'enorme Bacino Aitken, testimonianza del più grande impatto che il nostro satellite naturale abbia subito nella storia. Probabilmente formato da un meteorite di interessanti dimensioni, che viaggiava a bassa velocità, con un angolo di impatto radente, che è andato a formare una struttura dalla profondità di circa 13 km in media, e del diametro di 2500 km!

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

lunedì 10 agosto 2015

Agosto e le Perseidi

Quasi alla metà del mese di Agosto abbiamo un appuntamento annuale con lo sciame meteorico più affascinante dell'anno, le Perseidi. Per fortuna quest'anno, a differenza dello scorso, il picco dello sciame coinciderà con assenza di Luna, quindi avremo a disposizione cieli ben scuri per poterle apprezzare al meglio.

Questo sciame meteorico è tra i più prolifici dell'anno, capace di raggiungere quando ci sono le condizioni giuste anche le 50/100 meteore all'ora. Naturalmente questo è il totale che si può raggiungere da siti di osservazione totalmente bui, e avendo a disposizione tutto il cielo osservabile da orizzonte ad orizzonte. Tuttavia, essendo il rateo orario così elevato, sarà possibile apprezzarne molte anche non essendo in queste perfette condizioni.


Nell'immagine soprastante (© Coelum Astronomia) possiamo vedere il radiante di origine delle 'stelle cadenti', ovvero la zona del cielo dal quale sembrano irradiarsi, appunto, tutte le tracce che le meteore creeranno attraversando l'atmosfera terrestre.
Un consiglio che do' in queste situazioni è di non osservare direttamente verso il radiante, ma a qualche grado da questo. Per quale motivo? Il radiante è il punto dal quale sembrano irradiarsi appunto le scie luminose, ma queste possono attraversare il cielo anche a distanza notevole da questo punto. Quindi muovetevi con lo sguardo, e vedrete che potrete apprezzarne un numero ancora maggiore.

Sono denominate Perseidi perchè come potete vedere chiaramente, si originano da una zona della costellazione del Perseo, che in questi giorni sorge intorno all'una di notte dall'orizzonte nordorientale. Il rateo orario previsto per quest'anno, come detto, sarà intorno alle 50 meteore all'ora in media, ma prestate attenzione anche ad eventuali e molto luminosi bolidi, che possono apparire ad ogni ora della notte. Il picco si avrà nella notte tra il 12 ed il 13 Agosto, ma ovviamente tutti i giorni dal 10 al 15 saranno buoni per osservare la parte più corposa dello sciame.


In questa seconda immagine possiamo osservare invece l'orbita di meteore molto luminose, le cosiddette fireballs: come possiamo facilmente notare molte condividono una orbita ellittica simile, ed è proprio questo fattore che ci fa capire che ci stiamo avvicinando al picco di questo sciame meteorico.

Le Perseidi si originano infatti quando la Terra attraversa una scia di polveri e detriti lasciati dalla cometa 109P/Swift-Tuttle. La loro velocità di impatto contro la nostra atmosfera è di circa 200000 km/h e questo garantisce lo spettacolo che ogni anno siamo in grado di ammirare in questo periodo. La cometa è ben nota, e osservata sin dai tempi passati, con una orbita di 133 anni: tornerà al perielio l'11 Luglio del 2126 e transiterà ad una distanza minima di circa 23 milioni di km dalla Terra il 5 Agosto 2126, rinvigorendo in pieno lo sciame meteorico con nuovo materiale.  Il suo ultimo passaggio è stato il giorno 1 Novembre 1992, e qui potrete trovare una sua fotografia dell'epoca.

Un consiglio per osservarle è quello consueto di recarsi fuori città e da zone con poca umidità, in modo da minimizzare l'inquinamento luminoso nel cielo. Inoltre, se potete, mettervi con le spalle alle eventuali luci artificiali presenti (ad esempio dietro un muro al margine di una tettoia): questo limiterà la vostra visione del cielo, ma garantirà alla porzione più scura di essere decisamente più apprezzabile.

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

sabato 1 agosto 2015

I Pianeti del Mese - Agosto 2015

In questa rubrica ci occuperemo della visibilità dei pianeti del nostro Sistema Solare durante il mese in corso. Il commento per ognuno di loro è fornito dall'Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione.




Mercurio: il pianeta torna ad essere osservabile la sera dopo il tramonto del Sole. Si tratta tuttavia di una osservabilità poco più che teorica: Mercurio infatti si mantiene per tutto agosto molto basso sull’orizzonte occidentale, e sarà quind molto difficile distinguerlo nella luce del crepuscolo serale. Il massimo intervallo tra il tramonto del Sole e il tramonto di Mercurio, appena 53 minuti, viene raggiunto la sera del 22 agosto.


Venere: termina il lungo periodo di visibilità serale del pianeta, protagonista per molti mesi di spettacolari congiunzioni sull’orizzonte occidentale. Venere diventa inosservabile via via che si avvicina al Sole, con cui viene a trovarsi in congiunzione il giorno 15. Nella seconda parte del mese Venere risale molto rapidamente nel cielo orientale, dove lo si può osservare tra le luci dell’alba. Alla fine di agosto il pianeta sorge più di un’ora e mezza prima del Sole. Una curiosità relativa al percorso di Venere tra le costellazioni. Nel corso della prima metà del mese il pianeta lascia per qualche giorno le costellazioni zodiacali “tradizionali”, uscendo dalla costellazione del Leone per compiere una breve escursione appena entro i confini del Sestante e dell’Idra. Il 18 agosto entra nella costellazione del Cancro.


Marte: il pianeta è osservabile con difficoltà ad oriente poco prima del sorgere del Sole. E’ ancora molto basso sull’orizzonte e non è facile distinguerlo tra le luci dell’alba. Nella parte finale del mese di agosto Marte è leggermente più alto in cielo e lo si può cercare ad una decina di gradi sull’orizzonte (un po’ più in alto di Venere) prima che la luce del Sole prenda il sopravvento. Marte lascia la costellazione dei Gemelli per entrare, il 5 agosto, nel Cancro.


Giove: il pianeta passa vicino alla stella Regolo, ma la congiunzione sarà praticamente inosservabile perché i due astri si trovano ormai vicinissimi al Sole. La congiunzione tra Giove e il Sole si verifica il 25 agosto. Il pianeta gigante rimane quindi inosservabile per alcune settimane. Giove si trova ancora nella costellazione del Leone.


Saturno: il pianeta con gli anelli è ancora osservabile nel corso delle prime ore della notte. Lo si può individuare facilmente a Sud- Ovest, ma l’orario del suo tramonto anticipa progressivamente, riducendo il tempo a disposizione per poterlo osservare. Dopo un periodo in cui si è spostato con moto retrogrado, dal 2 agosto il pianeta riprende il moto diretto. Si trova ancora nella costellazione della Bilancia, me riprende ad avvicinarsi lentamente allo Scorpione.


Urano: il pianeta continua ad anticipare l’orario del suo sorgere. Compare sull’orizzonte orientale già prima della mezzanotte, rendendole pertanto possibile l’osservazione per tutta la seconda parte della notte. Urano si sta muovendo lentamente con moto retrogrado nella parte centrale della costellazione dai Pesci. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare è consigliabile l’uso di un telescopio.


Nettuno: anticipando sempre più il suo sorgere, Nettuno diventa osservabile praticamente per tutta la notte. All’inizio di settembre il pianeta sarà infatti in opposizione al Sole, raggiungendo le migliori condizioni di osservabilità per quest’anno. Lo possiamo quindi cercare a Sud-Est nella prima parte della notte, a Sud dopo la mezzanotte, a Sud-Ovest nelle ultime ore della notte. La luminosità di Nettuno rimane come sempre inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo ed è quindi indispensabile l’uso del telescopio per poterlo osservare. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, , fino all’anno 2022.


Plutone: Nonostante il declassamento a pianeta nano, grazie alla missione della sonda New Horizons, Plutone è diventato di gran lunga l’oggetto più popolare del sistema solare. Dopo l’opposizione del mese scorso, Plutone rimane ancora osservabile per quasi tutta la notte. Lo si può cercare a Sud nelle prime ore della notte e successivamente a Sud-Ovest. Data la luminosità estremamente bassa del pianeta, è comunque indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.

Buone osservazioni a tutti!
G. Petricca

La Luna del Mese – Agosto 2015

Vediamo nel dettaglio, giorno per giorno, le fasi lunari che potremo osservare durante tutto il mese di Agosto 2015, grazie all’immagine a calendario che ci aiuta nel riunirle facilmente in un singolo colpo d'occhio (© Calendar12).


A questo link la troverete invece in una versione ad alta risoluzione, che potete anche stampare per avere un promemoria sempre con voi, oppure tenere comodamente sul vostro pc o dispositivo mobile.


Ultimo Quarto
07 Agosto
04:03
Luna Nuova
14 Agosto
16:54
Primo Quarto
22 Agosto
21:31
Luna Piena
29 Agosto
20:35

Ma ricordate, la nostra Luna mostra in ogni caso qualcosa di differente giorno per giorno, e se ne si ha la possibilità avendo a disposizione telescopi di piccola e media grandezza e tempo da dedicare, anche nell'arco di una sola notte! Quindi, vale sempre alzare gli occhi al cielo notturno, e osservarla, sia da vicino che da lontano!

Di seguito la tabella che mostra giorno per giorno gli orari di alba e tramonto del nostro satellite, riferiti alle latitudini medie italiane.




 (Le effemeridi sono prese dal sito www.marcomenichelli.it-)


Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca

Il Cielo Astronomico di Agosto 2015 - In collaborazione con l'UAI

- a cura dell'Unione Astrofili Italiani/Commissione Divulgazione.

Il Sole del Mese - Agosto 2015

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica che si interessa, come il titolo può suggerire, di indicare gli orari di alba e tramonto del Sole per le principali città italiane. Ricordate MAI osservare il sole direttamente con strumenti ottici, ne va della vostra vista!



Ed ecco quindi gli orari di alba e tramonto del Sole per i 20 capoluoghi di regione del nostro paese, ed anche per gli estremi orientali ed occidentali d’Italia. Potete comodamente cliccare su una delle città e il link vi porterà ad una pagina con le effemeridi annuali, dove gli orari sono rintracciabili in modo facile e veloce.


-Le effemeridi sono prese da: www.sunrisesunsetmap.com-


La tabella invece si riferisce agli orari di sorgere, culminazione, e tramonto del Sole per una posizione centrale del nostro paese: 




Le effemeridi sono prese dal sito www.marcomenichelli.it

Ancora una volta ricordate SEMPRE di non puntare MAI il Sole direttamente con gli occhi! Se volete provare ad osservare i dettagli della sua superficie, come le macchie solari, basterà possedere un piccolo telescopio. Posizionatelo in modo tale da far si che l’oculare proietti una immagine su un muro bianco, oppure potete costruire un piccolo schermo di proiezione con un foglio da disegno e una piccola tavola di legno. Una volta centrato il Sole, con un po’ di pazienza visto che NON si può guardare nell’oculare, e messo a fuoco, vedrete chiaramente le macchie (se presenti) stagliarsi sulla superficie del vostro schermo di proiezione, per osservarle in modo sicuro.

Buone Osservazioni a Tutti!
G. Petricca