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giovedì 29 maggio 2014

Una maratona planetaria dal tramonto all'alba!

In questi giorni, o per meglio dire, sere e notti, possiamo apprezzare ad occhio nudo praticamente tutti i pianeti del nostro Sistema Solare, da Mercurio a Venere (non in ordine di distanza dal Sole ovviamente). E con un paio di binocoli, anche Urano e Nettuno entrano in gioco. Non è certamente una cosa rara, oppure strana, ma ci sono anni in cui è possibile fare questa maratona planetaria nel giro di una sola notte!

Nell'articolo ci saranno mappe che illustreranno il percorso da seguire passo dopo passo, quindi, andiamo pure con il primo oggetto visibile (in ordine di questa maratona) dopo il tramonto, ovvero Mercurio, il pianeta più interno del Sistema.



Per prima cosa, non affrettatevi. Questa 'corsa tra i pianeti' potrà essere effettuata anche tra un paio di settimane al massimo (proprio per via di Mercurio che tornerà rapidamente verso il Sole, diventando così indistinguibile). Scegliete una serata serena e tersa e preparatevi ad iniziare l'osservazione da 30 a 60 minuti dopo il tramonto: non sarà evidente come altri, ma il piccolo pianeta è sicuramente riconoscibile. Osservando verso Ovest Nord Ovest sui 30 minuti e verso Nord Ovest sui 60 minuti dopo il tramonto, noterete un flebile punto luminoso stagliarsi nel cielo, prima di tutte le altre stelle nella zona. Sarà quindi praticamente impossibile mancarlo. Fate riferimento alla prima immagine dell'articolo.


Successivamente, spostate lo sguardo (seconda immagine) in diagonale verso sinistra, in alto. Troverete un punto decisamente più luminoso del precedente: state osservando Giove, il re del Sistema Solare! Giove è il pianeta più grande, e quindi uno dei punti più luminosi nel cielo serale e notturno. Molto facile da riconoscere e punto di riferimento da quale potremo partire per osservare tutti gli altri pianeti.



Infatti, continuiamo il nostro viaggio verso sinistra (terza immagine, qui sopra, come riferimento), e verso est. La prima cosa che apparirà alla vista sarà il pianeta rosso, Marte, che anche se si sta allontanando dal nostro pianeta rimane sempre apprezzabile, anche ad occhio nudo. Il suo colore che lo contraddistingue da tutti gli altri è il suo biglietto da visita migliore in assoluto.

Ormai abbiamo percorso quasi tutto il cielo visibile, ma per la sera, prima di andare a cena, c'è ancora un pianeta da osservare. Continuando ancora verso oriente, dopo Marte, troveremo Saturno (quarta immagine). Il signore degli anelli ha da poco passato il punto più vicino alla Terra, e quindi è ancora ben visibile, anche nel chiarore che è presente dopo il tramonto. Se avete con voi un binocolo, che abbia almeno 10 ingrandimenti (10x), potete facilmente osservare come l'aspetto del piccolo punto sia oblungo, e non perfettamente sferico. Eppure, anche a così bassi ingrandimenti, si capisce benissimo che Saturno ha qualcosa fuori dal comune.



Saturno conclude la parte serale della maratona. Possiamo fare qualche ora di pausa, fino a mezzanotte/l'una, quando, sempre tramite binocoli, potremo rintracciare (se la serata è tersa e il cielo sgombro da nubi) l'obiettivo più lontano, Nettuno! Il pianeta che porta il nome dell'antico dio del mare -quinta immagine- è il più distante osservabile con strumentazioni puramente amatoriali: attualmente risplende con una magnitudine di poco inferiore alla soglia di osservabilità ad occhio nudo, ma non preoccupatevi, dato che con lo stesso binocolo è possibile osservarlo. Riconosco che per persone alle prime armi sarà molto difficile, ma non perdetevi d'animo! Se siete nel dubbio, chiedete pure nei commenti o sul mio profilo twitter @AstroPratica.



Ora possiamo anche andare a prendere il nostro meritato riposo, dato che la successiva parte della maratona si dovrà effettuare prima dell'alba. In particolare potremo osservare gli ultimi due pianeti rimasti. Urano e Venere, che potete rintracciare grazie all'ultima immagine, guardando all'orizzonte orientale.

Urano sarà difficoltoso, ma sicuramente meno di Nettuno. Le sue maggiori dimensioni e la sua maggiore prossimità (sempre nell'ordine di miliardi di km) sono a favore degli osservatori, che potranno riconoscerlo con l'utilizzo di un binocolo dal suo colore pallido azzurro, e dal fatto che come tutti i pianeti, questo non brilla come le stelle circostanti, ma la luce che possiamo vedere è fissa.



Venere invece sarà impossibile da non vedere. Il pianeta gemello della Terra è anche il più vicino a noi, quindi la sua luminosità, come potete notare dall'ultima immagine, è elevata, il che lo rende riconoscibile tanto quanto, se non più di Giove. Venere sarà basso sull'orizzonte, ma dovreste riuscire ad osservarlo anche se doveste avere ostacoli non troppo alti in quella direzione.

Questo pianeta conclude la nostra maratona... anzi, no! Ne manca uno, e anche se non possiamo osservarlo per intero, ci siamo letteralmente sopra! La nostra Terra è l'unico pianeta del Sistema Solare in grado di supportare la vita come la conosciamo, ed è certamente incluso di diritto nella nostra corsa planetaria. Quindi, e non fatelo solo in questa occasione, fermatevi ad ammirare ed apprezzare tutte le sue bellezze.

In ultimo appunto, la Luna si inserirà a partire da oggi in questo scenario, quindi potrete osservare anche lei (con la fase che cambia giorno dopo giorno) e sia ad occhio nudo che con binocoli il nostro satellite naturale sa sempre cosa mostrarci!

Buone osservazioni a tutti!
Giuseppe Petricca

2 commenti:

  1. che sw usi per questo tipo di immagini?
    grazie mille

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    Risposte
    1. Stellarium, un software open source gratuito che ti permette di simulare nel dettaglio la volta celeste per qualsiasi posizione e data.
      Di nulla.

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