Lightbox Effect

martedì 18 marzo 2014

Congiunzione tripla durante la notte

A partire da stasera, fino a domattina, avremo la possibilità di osservare un incontro molto interessante tra vari oggetti presenti nel cielo notturno. Parliamo in primis della nostra Luna, illuminata per circa il 95% della sua superficie, poi del pianeta rosso, Marte, e della azzurra stella Spica, la principale della costellazione della Vergine. Nell'immagine sotto vediamo come sono disposti i tre corpi celesti al loro sorgere, intorno alle 20:40.
(Credit: Stellarium)

La direzione nella quale osservare è naturalmente quella orientale, per precisione a 104° (o ESE), dove sarà il momento migliore per tentare di fotografarla, dato che la Luna, essendo bassa sull'orizzonte, sarà molto meno luminosa rispetto alle ore successive. In più, il suo colore rossastro/aranciato, conferirà a tutta la vista un aspetto davvero suggestivo.

L'allineamento 'perfetto' tra i tre corpi, si avrà invece intorno alle 22:20, quando, come da immagine qui sotto, Spica, Luna e Marte saranno lungo una stessa linea immaginaria.
(Credit: Stellarium)

La congiunzione andrà avanti per tutta la notte, quindi anche se non riuscirete ad osservarla nelle sue prime fasi, non preoccupatevi. Avete tutto il tempo per poterla apprezzare, specialmente per i suoi colori cangianti quando si passa da un oggetto celeste all'altro. E anche le distanze sono decisamente differenti.

Stiamo osservando la Luna, che durante la nottata odierna avrà una distanza di circa 390000 Km, o circa 1.3 secondi luce. Marte invece, il nostro 'vicino' compagno planetario nel Sistema Solare, sarà ad una distanza di 0.69 UA (o circa 103.6 milioni di Km) a 5.8 minuti luce da noi.
Spica, invece, anche se ci sembra molto vicina ad entrambi, è lontana 250 anni luce! O l'enorme cifra di 2.37*10^15 Km!

Insomma, un incontro tra il vicinissimo ed il lontanissimo, dalla nostra prospettiva! Ed un'altra delle cose che possono stupire, osservando il 'solito, classico' cielo notturno.
Buone osservazioni a tutti!

G. Petricca

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